MISSIO EDU 2012 - MAIORI
Dal 31 luglio al 5 Agosto la casa di accoglienza "Amici di San Franacesco" a Maiori, sulla costiera Amalfitana, ha ospitato il campo di formazione Missionaria , Missio Edu.Organizzato dalla fondazione Missio con lo scopo di avvicinare i ragazzi al carisma della missione con una visione a 360°,quest'anno ha voluto trattare i temi della Legalità, lotta alla tratta degli esseri umani e rispetto per l'ambiente.Interessanti le testimonianze di sr Rita Giaretta che per poter sottrarre le donne schiave del giro della prostituzione ha messo su una associazione, casa Rut, che attraverso un laboratorio di sartoria consente alle ragazze di ricostruirsi una vita.Interessanti anche l'incontro con don Ettore Cannavera fondatore de La collina, comunità di recupero per detenuti e don Tonino Palmese referente di Libera,Associazione contro le mafie.Il terzo giorno è stata la volta del padre comboniano Alex Zanotelli che ha approfondito la tematica del Geocidio, educando alla salvaguardia del creato; ma i veri protagonisti di questi giorni sono stati i ragazzi, che attraverso il confronto con altri loro coetanei hanno avuto la possibilità di tornare nelle proprie diocesi arricchiti e più desiderosi di portare avanti quello in cui credono.Alleghiamo di seguito una lettera scritta da Simona Colucci, la più piccola del gruppo, che a termine dell'adorazione eucaristica ha voluto condividere con noi
Questo viaggio con Dio
Scrivere è la mia unica naturale fonte
di espressione. Mi ritrovo qui a scrivere come tante altre volte..eppure
questa volta è diverso..perché non sono sola. Sono entrata in chiesa,e
lo ero, ne sono uscita accompagnata per mano! Ero lì,seduta fra quei
banchi e mi sentivo in difetto,sbagliata,e non degna del suo amore. Ho
abbassato la testa e ho chiuso i miei occhi pieni di paura,pieni di
sbagli e l'ho sentito accanto come non mai. La prima sera di questo
viaggio, ho scelto un'immagine...l'immagine che mi ha sempre
rappresentata: la bussola. Quell'indice si muove freneticamente a destra
e a sinistra e puntualmente ogni volta si ferma indicando il nord. Lui è
il nord. Mi sono mossa tante volte senza mai fermarmi per cercare un
qualcosa...ma sta sera quel qualcosa mi si è presentato davanti senza
che io l'avessi invocato o semplicemente cercato. Lui come quell'indice
si è imposto ai miei occhi, segnandomi la strada. Avevo perso da tempo
quell'emozione,quella sensazione di pienezza! Il mio cuore come anche i
miei pensieri erano in attesa di questo stimolo..ma non erano pronti
ancora per accoglierlo! Sai cosa mi è sempre mancato? Il coraggio! Ne ho
visto davvero tanto di coraggio sui volti delle persone che ho
incontrato durante questo cammino...e ogni volta che guardavo i loro
occhi mi chiedevo se i miei avrebbero mai acquistato quella "luce"! Loro
credevano davvero in qualcosa..è questo che manca a noi giovani d'oggi,
il credere in qualcosa! L'impegnarsi,il sacrificarsi,il lottare per ciò
in cui si crede. Quelle stupende persone, si sono buttate! Dritte nella
tempesta! Forse perché per quella burrasca avevano una barca solida su
cui navigare. Io la voglia costruire quella barca! Mi sono trovata tante
volte davanti a una burrasca e la mia bussola segnava ferma il nord, mi
diceva di proseguire dritto, di affrontarla con coraggio. Sciocca e
codarda ho sempre fatto dietrofront. Ma sta sera, quando il mio giovane
viso è stato rigato da quella lacrima piena di vergogna per ogni mia
arresa, la mia mano tremante è stata bloccata da un'altra, molto più
calda..molto più piena d'amore..la Sua!
Missio Giovani Foggia
Movimento Giovanile Missionario
"Sii tu quel cambiamento che vuoi vedere nel mondo"
domenica 12 agosto 2012
mercoledì 16 maggio 2012
Convegno Missionario Giovanile (Comigi). "Da discepoli a testimoni..la parabola di Pietro"
“Da discepoli a testimoni…la parabola di Pietro”.E’ stato
questo il tema del Convegno Missionario Giovanile(CoMiGi) tenutosi a Frascati
dal 28 Aprile al 1 Maggio. Organizzato dalla Fondazione Missio e dalla consulta
missionaria, il CoMiGi è un appuntamento che si ripete con una cadenza
triennale e da la possibilità a tutti i gruppi missionari di incontrarsi per
condividere un’arricchente esperienza insieme.Alta la presenza di pugliesi,
soprattutto della nostra capitanata.Oltre al gruppo Missio giovani Foggia erano
presenti giovani del centro Baobab di San Severo e di Missio Giovani
Manfredonia, nonché due vecchie conoscenze della nostra terra,Sr Tarcisia
Ciavarella (Foggia) e padre Fernando Zolli (Troia), entrambi comboniani;circa 250 i
giovani provenienti da tutta Italia
desiderosi di “ricaricare” il loro amore per la missione.L’evento non poteva capitare in un momento migliore
visto che quest’anno il Movimento Giovanile Missionario(oggi Missio Giovani)
festeggia i 40 anni dalla sua fondazione.
Quattro giorni vissuti intensamente con relatori che si sono
alternati nel difficile compito di spiegare la figura del primo papa.
Pietro,uomo dal carattere forte che riconosce in Gesù il Cristo ma che non
riesce ad accettare il drammatico epilogo della croce.Un messia così diverso da
quello che attendevano, che li ha lasciati soli proprio nel momento in cui
credevano di poter cambiare le cose.Allora che fare? Meglio tornare al suo
vecchio lavoro, il pescatore. Eppure una notte qualcosa non va come al
solito.Non riescono a pescare nulla. E proprio su questo passo del vangelo che
si sofferma don Amedeo Cristino, sacerdote della diocesi di San Severo e
direttore del Cum, provando a indossare i panni di Pietro e spiegare le ansie e le emozioni vissute prima
e dopo l’incontro con il risorto. Il discorso di Pietro, uomo tra gli uomini,
forse più umano e dubbioso degli altri, culmina in una accettazione o in una
scoperta, quando dice, suggerisce don Amedeo, “non avevo capito in quel momento
che lui ci sarebbe bastato”, e poi: “tu sai che vorrei volerti bene Signore, ma
io questo sono…” ….quel “Ti Amo Signore” sussurrato con sincerità,ma con lo
sguardo basso per paura di incrociare quegli stessi occhi incontrati
nell’istante del suo rinnegamento.A Gesù basta questo, e gli affida il compito
di pascolare il suo gregge, ponendo la prima pietra sulla costruzione di una
Chiesa non impeccabile e guidata da super uomini, ma con la sue fragilità per
poter ogni volta trovare in Lui l’unica fonte di ispirazione.Continua Don
Amedeo… “Lui mi ha detto: seguimi. E io l’ho seguito, fino a quel colle
fuori dalla città, sulla croce. Volevo vedere il mondo capovolto”.“Mettetevi a testa in giù ogni tanto a
guardare le formiche negli occhi”, come ha fatto Pietro quando ha deciso di
seguire Gesù, suggerendo di “provare a sperimentare altro", invertendo
l'usuale prospettiva. Il direttore del Cum ha poi dato voce e pensiero all'apostolo
Pietro rispondendo alle domande dei ragazzi in sala. “Pietro, c’è differenza
tra la tua Chiesa e quella di oggi?”, hanno domandato dalla platea. “Io ho
capito una cosa: – ha risposto “don Amedeo-Pietro” – che Chiesa non deve mai
essere usata al singolare. Voi siete Chiesa e voi somigliate molto alla mia...
Poi ce ne sono altre che le somigliano meno. Voi avete tante cose belle che
somigliano a quelle dei primi giorni della Chiesa. Noi eravamo 12 apostoli ma
non c’è nessuno di noi che può dire d’avere avuto Gesù Cristo per intero.
Ognuno ha un pezzo di Gesù. Solo se ci stringiamo lo vediamo tutto. Lo abbiamo
ridotto ad una molecola ma che ci fai con quella molecola sola? Accostala a
quella degli altri”. Parole forti che sono arrivate dritte al cuore dei
giovani,e al contrario di altre esperienze del genere in cui ci si sofferma più
spesso a ricordare i momenti festosi per
agli incontri fatti, hanno trovato spazio riflessioni personali molto
intense.” E’ stata un’ esperienza semplicemente fantastica....quel magico
tendone è stato il punto di incontro di tutti coloro che hanno la missione nel
cuore…Lui mi ha donato quella che è la mia
Missione: porre davanti a me stesso l'altro...è cio che contraddistingue un
Cristiano”… “quanti abbracci dati..quanti abbracci ricevuti…stringendoci
l’ un l’ altro..capisci che c’è qualcuno che crede in quello in cui credi tu!”… “Ho affrontato un percorso che racchiuderei così: Dalla
paura e diffidenza alla scoperta della ricchezza dell'altro...”…” un’esperienza
a dir poco fantastica, da togliere il fiato anche a chi la propria fede l'ha
persa strada facendo... ci hanno aiutato a capire il vero senso della nostra
vita.. seguire Te ed essere in ogni istante tuoi testimoni e non più
discepoli.. siamo maturati e, come Pietro, siamo pronti a portare la tua parola
x il mondo e finalmente siamo pronti a rispondere alla tua domanda: ".. mi
ami?”.. "Signore io ti amo!!"… “Grazie Pietro che ci hai accompagnati
con le tue parole ci hai mostrato le tue incertezze che non sono così diverse
dalla nostre!”.Queste sono solo alcune delle emozioni che i ragazzi di Missio
Giovani Foggia hanno condiviso al loro rientro da questa esperienza, e hanno
voluto trasmetterle a modo loro,pubblicandole su Facebook;cogliendo a pieno
l’invito di Benedetto XVI a utilizzare i social network come nuovi mezzi di
evangelizzazione.La nostra missione parte da qui;la strada è tortuosa ma noi
vogliamo crederci;è tempo di uscire dai cenacoli e gettare le reti dove si
pensa di non poter pescare nulla proprio come ha fatto Pietro.
Nino Santoro – Segretario Diocesano Missio Giovani Foggia
martedì 17 gennaio 2012
Messa al Circo Royal
Nella domenica in cui la chiesa celebra la giornata mondiale del migrante e del rifugiato si conclude la permanenza a Foggia del circo Royal.Nell’immaginario collettivo il migrante è visto sempre come colui che per sfuggire a guerra e povertà lascia il proprio paese per avventurarsi in una terra sconosciuta alla ricerca di un futuro migliore, ma spesso dimentichiamo che migrante è anche colui che per passione o per lavoro si ritrova sempre in cammino proprio i circensi. Senza piantare radici i circensi hanno fatto del mondo la loro casa.Gente speciale che per seguire una passione deve far fronte a mille sacrifici. Lavorare duro esercitandosi ogni giorno e soprattutto mostrarsi sempre allegri anche quando non lo si è, perché la gente non vuole altro che il divertimento.Da un anno ormai il Centro Missionario Diocesano attraverso la Fondazione Migrantes ha deciso di prendersi cura anche della gente dei circhi di passaggio per la nostra città.Complice anche Alessandro Grasso degli Amici del Circo ci rechiamo a conoscere gli amici del circo Royal appena giunti per trascorrere il periodo natalizio nella nostra città.Conosciamo Gianni Giannuzzi che nel circo si esibisce come clown e restiamo subito colpiti dal suo modo di fare accogliente e dalla grande fede;ma non solo,Scarabocchio, questo il suo nome d’arte, si diletta a scrivere delle meravigliose poesie e addirittura una preghiera per la gente del circo.Gli proponiamo di condividere la festa dell’Epifania con noi attraverso la celebrazione di una messa sotto il tendono del circo e lui accetta ben volentieri.La funzione però a causa del maltempo che ha allagato il circo, viene rinviata alla domenica successiva.Célebrano Don Pasquale Martino e don Marco Camilletti.La funzione è aperta a tutti e nonostante il disguido del giorno la gente inizia a fluire.I ragazzi di Missio Giovani si preoccupano di animare i canti mentre don Pasquale nella sua omelia si sofferma sulla figura dei circensi definendoli” maestri di vita”.Non poteva esserci termine più adatto.Nei giorni precedenti alla celebrazione ho avuto modo di affacciarmi spesso nel circo e davvero ho avuto la possibilità di apprezzare le tante cose belle che hanno da insegnarci.Spirito di collaborazione;ognuno ha il suo compito e tutti sono fondamentali,dall’operaio all’artista, per il buon esito dello spettacolo.Molti sono i ragazzi che si esibiscono e che con tanti sacrifici e senza sosta si allenano per raggiungere il massimo dimostrando a tanti giovani che tutto è accessibile se ci si mette d’impegno.Aspetto ancora più bello, lo spirito di comunione in cui vivono le famiglie all’interno.La celebrazione si conclude con la processione di tre ragazzi del circo vestiti da Re Magi e scopriamo con sorpresa che anche loro così sicuri e impavidi nell’esibirsi si ritrovano un po’ in imbarazzo quando sono al di fuori dei loro panni.Portiamo con noi il ricordo di un’esperienza arricchente per entrambi;noi ci siamo sentiti accolti come in famiglia e loro hanno scoperto che in questa città c’è stato qualcuno pronto a donar loro affetto e attenzione come si fa tra amici
martedì 3 gennaio 2012
Carissimi amici molti di voi non sanno che i circensi rienetrano nella categoria dei migranti....anzi direi che sono i migranti per eccellenza.A differenza di chi si sposta per lavoro o necessità e poi si stabilizza in una città loro sono eternamente in cammina per le strade del mondo.Dai qui il desiderio di condividere una messa con loro; e quale giorno migliore se non quello dell'Epifania in cui attraverso la figura dei Magi viene messo in risalto l'aspetto dell'itineranza cristiana.Quaesta gente attraverso il proprio lavoro rispecchia molti aspetti importanti che ogni cristiano dovrebbe avere e in primo luogo quella di portare gioia al prossimo....e quale lavoro più nobile di questo!!Siete tutti invitati quindi a condividere questa celebrazione con i nostri amici circensi!Non Mancate!!
domenica 23 ottobre 2011
Veglia missionaria Diocesana - Testimoni di Dio
Il 20 Ottobre scorso nella parrocchia di San Francesco Saverio si è celebrata la veglia missionaria diocesana.Gradita l'inaspettatta visita del vescovo Mons.Tamburrino che ha introdotto il tema della Giornata Missionaria Mondiale, "Testimoni di Dio",ricordando l'importaza della testimonianza come strumento di evangelizzazione.Momento forte della celebrazione le testimonianze di Enzo e Ilde una coppia di Segezia che nonostante la non più giovane età hanno deciso di vivere un'esperienza di missione in Guinea Bissau a Bigene dove da due anni opera Don Ivo Cravaro, missionario Fidei Donum della diocesi di Foggia-Bovino.Molto forti anche le testimonianze di Ilaria e Vittoria che con l'associazione i Piccoli di Karol hanno trascorso due settimane in un orfanotrofrio per bambini con gravi disabilità a Betlemme in Terra.E' stata quindi la volta di Maria Pia dell'associazione Operazione Mato Grosso, che dopo una breve introduzione sulla missione in cui andrà ha prestare servizio in Bolivia, ha ricevuto il mandato missionario.Fondamentale la presenza dei gruppi Missio Giovani della parrocchia S.Giovanni Battista e gruppo Ram della parrocchia di San Pio X che con l'animazione dei canti hanno contribuito a rendere piacevole e animata la celebrazione.Una veglia caratterizzata dalla presenza di tanti giovani che con la loro armonia hanno testimoniato che esiste una Chiesa viva e desiderosa di portare il vangelo fino agli estremi confini dei cuori!
martedì 18 ottobre 2011
Carissimi amici anche quest'anno nella settimana della carità che si conclude con la Giornata Missionaria Mondiale celebreremo la veglia missionaria diocesana.L'appuntamento è per giovedi 20 Ottobre a Foggia nella parrocchia di S.Francesco Saverio alle ore 20:00.Avremo il piacere di condividere le emozioni di coloro che in quest'anno hanno avuto vissuto una forte esperienza al fianco dei più poveri in terra di missione o alle porte di casa nostra.Durante la celebrazione inoltre verrà dato il mandato a Maria Pia una ragazza di Operazione Mato Grosso che si accinge a partire per un lungo periodo in America Latina.
Carità è il tema di questa IV settimana dell’Ottobre Missionario, che
culmina con il grande appuntamento della Giornata Missionaria Mondiale,
domenica prossima.
Davvero un evento universale che si celebrerà in ogni Chiesa del mondo.
Dal Cuore di Dio parte il dinamismo della Missione che ci coinvolge: L’Amore del Padre che si comunica al mondo, in Cristo e nello Spirito, chiede a noi di farcene partecipi, portatori e testimoni gli uni per gli altri. Questa l’essenza della Carità che in Dio ha la Sorgente.
Non ci può essere tema più vasto. D’altra parte, è anche la ragione di vita di ogni uomo, continuamente alla ricerca, nel corso della sua esistenza, d'amare e di essere amato.
Davvero un evento universale che si celebrerà in ogni Chiesa del mondo.
Dal Cuore di Dio parte il dinamismo della Missione che ci coinvolge: L’Amore del Padre che si comunica al mondo, in Cristo e nello Spirito, chiede a noi di farcene partecipi, portatori e testimoni gli uni per gli altri. Questa l’essenza della Carità che in Dio ha la Sorgente.
Non ci può essere tema più vasto. D’altra parte, è anche la ragione di vita di ogni uomo, continuamente alla ricerca, nel corso della sua esistenza, d'amare e di essere amato.
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